martedì 19 febbraio 2013

Scritti su Heidegger

di Federico Sollazzo (p.sollazzo@inwind.it)

Francesca Brencio, Scritti su Heidegger, Prefazione di Paolo Diego Bubbio, Aracne, Roma 2013 

Presentazione dell'Autore. 
Il volume Scritti su Heidegger raccoglie una serie di saggi sui temi più attuali e problematici che hanno scandito la riflessione del filosofo tedesco. La vastità delle tematiche che emergono nel pensiero di Heidegger si radica tutta intorno ad un’unica domanda: come può l’uomo, un essere finito, mortale, consegnato nell’orizzonte del tempo, comprendere se stesso e il mondo in cui abita facendo della sua propria finitezza il punto di forza del suo essere, del suo esistere, del suo fare? Come può far sì che le sue molteplici capacità non si trasformino in maglie pericolose che riducano la sua libertà? Come può questo stesso essere recuperare un senso sacro del mondo in un’epoca che vive nella povertà estrema, cioè in quella povertà che si ostina a non riconoscersi povera? Soprattutto, cosa ha da dire la filosofia a questo uomo, oggi? In questo “oggi” uno dei sintomi più evidenti dello sradicamento dell’uomo contemporaneo è la fuga dal pensare. Le esigenze della produttività tecnica ed economica non si coniugano con i tempi della meditazione filosofica; le necessità di un sistema che corre all’impazzata verso un “dove” sempre più spostato in avanti – un “avanti” che slitta continuamente in direzione di un “non si sa cosa” – non attendono i tempi della maturazione dello spirito, perché l’uomo deve produrre, deve fare e non ha tempo per essere. Lo scenario della crisi che si sta attraversando sollecita ed invita ad un ripensamento del nostro stare al mondo individuando quelle modalità che possono rispondere agli interrogativi di cui sopra. Proprio l’“oggi” è l’orizzonte in cui questo libro è stato pensato ed in cui Heidegger diventa un interlocutore attuale e fecondo per ogni singolo lettore.

L’Autore.
Francesca Brencio (Spoleto, 1976) ha conseguito il titolo di Dottore in ricerca in Filosofia e Scienze Umane all'Università degli Studi di Perugia. Dal settembre 2012 è Adjunct Fellow nella School of Humanities and Communication Arts della University of Western Sydney (Australia). Dal 2000 al 2007 ha collaborato con la cattedra di Estetica dell'Università degli Studi di Perugia, lavorando a fianco della professoressa Anna Giannatiempo Quinzio. Studiosa di Martin Heidegger, negli ultimi anni i suoi lavori si sono concentrati sul rapporto tra il pensiero di Heidegger e l'idealismo tedesco, con particolare attenzione al posto occupato da Hegel nella speculazione heideggeriana. Attualmente sta portando avanti le sue ricerche presso la Albert-Ludwigs Universität in Freiburg. Tra le sue opere, oltre ad un notevole numero di saggi pubblicati in riviste italiane e straniere, la monografia La negatività in Heidegger e Hegel (2010, Aracne).

Dalla quarta di copertina. 
Heidegger [...] è uno di quei filosofi che non si possono solo studiare, ma esigono dal proprio lettore uno sforzo interpretativo che, nella più autentica tradizione ermeneutica è anche partecipazione attiva all'impresa del pensiero [...]. Francesca Brencio [...] si presenta, con questo lavoro, come una mente filosofica che bene coglie lo spirito del proprio tempo, [...] praticando una storia della filosofia che è ermeneutica rigorosa e al tempo stesso non dogmatica [...]. Brencio sta offrendo il proprio importante contributo, modificando in modo originale un approccio e uno stile tipico della tradizione continentale (in senso lato) e tedesca (in senso stretto), ma rimanendo aperta ad altri contributi - Dalla Prefazione di Paolo Diego Bubbio.

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