sabato 19 ottobre 2013

"Il Principe" di cinquecento anni

di Federico Sollazzo (p.sollazzo@inwind.it)

Si riporta di seguito l'Abstract della Relazione Il Principe di Machiavelli, mezzo millennio dopo: contestualizzazione e eredità, tenuta da Federico Sollazzo al Convegno internazionale Discorso e cultura nella lingua e nella letteratura italiana, svoltosi presso l'Università di Craiova (Romania), nel 2013.  

Siamo ormai quasi giunti ai cinquecento anni dalla prima edizione de Il Principe di Niccolò Machiavelli (1532). 
Quest’opera è una tra le più lette e dibattute al mondo, quindi un “classico”, e proprio per questo spesso trattata come se fosse senza tempo (un classico è eterno per definizione) sottolineandone insistentemente la ritenuta attualità. Se quest’opera è un classico lo è perché la sua presenza persiste nel corso della storia, ma questo non deve fuorviarci nel cogliere le specificità con cui viene recepita di contesto in contesto né, soprattutto, le specificità originarie dell’opera.
Per questo, mezzo millennio dopo la stesura de Il Principe, anziché parlare di attualità e/o obsolescenza dell’opera, usando quindi termini che rischiano di appiattirla sul nostro tempo perdendo così la sua sensibilità originaria, propongo di muovere dalla sua contestualizzazione, rintracciando poi il filo rosso che ad essa ci unisce in una eredità, dunque non in una attualità, di fronte alla quale solo nostra è la responsabilità di ciò che ne faremo.

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